Un utilizzo spesso frequente della lavasciuga, specialmente nei periodi dell’anno in cui tassi molto elevati di umidità non consentono l’asciugatura all’aperto del proprio bucato, oppure durante i mesi più freddi dell’anno, comporta un’usura sempre più marcata di questo elettrodomestico. Questo abitudine potrebbe portare a delle conseguenze come, ad esempio, dei piccoli inconvenienti fastidiosi che riguardano il corretto funzionamento della lavasciuga stessa.
Tra i possibili problemi che potrebbero vedere coinvolta la lavasciuga, uno dei più frequenti ad esempio è il fatto che questa non riesca a scaldare a sufficienza al fine di eseguire il proprio ciclo di asciugatura successivo a quello di lavaggio. Le cause legate a questa problematica, molto più diffusa e frequente di quanto si possa pensare, possono essere diverse e molteplici. Vediamo insieme alcune di queste cause da non sottovalutare affatto.
La lavasciuga non scalda: cause più frequenti
Sembrerà banale, ma una delle prime cause principali del fatto che la lavasciuga non riesca a scaldare a sufficienza per permettere una buona asciugatura del proprio bucato ha a che vedere con l’assenza totale della corrente elettrica, o con il fatto che questa sia difettosa. La presa elettrica potrebbe, di fatto, non essere alimentata nel modo corretto, mentre l’apparecchio, per funzionare correttamente, ha chiaramente bisogno della corrente elettrica, oltre che di un voltaggio abbastanza elevato. È necessaria, inoltre, anche la presenza di una messa a terra, posta preferibilmente nelle vicinanze della lavasciuga.
Questa particolare protezione si attiva, tuttavia, solo se l’elettrodomestico si surriscalda, oppure in altri casi come la rottura della cinghia o se il motore si ferma improvvisamente. Anche il termostato ciclico potrebbe essere una causa che determina il manifestarsi di questo problema. Tale apparecchio permette di regolare la temperatura della resistenza e, se è presente qualche falla nel suo funzionamento o non funziona a dovere, la resistenza non avrà possibilità di scaldarsi.
In molti casi la colpa di un simile problema potrebbe derivare anche dalla rottura o dal danneggiamento della resistenza stessa. La resistenza è un dispositivo che, di fatto, consente all’apparecchio di scaldare l’aria che circola al suo interno. La maggior parte delle lavasciuga sono dotate di due tipologie di resistenza e, se anche solo una delle due dovesse risultare danneggiata, la lavasciuga potrebbe non riscaldarsi affatto o riscaldarsi in modo insufficiente, non consentendo di fatto una buona asciugatura.
Altri possibili motivi si possono rintracciare, ad esempio, nella pompa di scarico della lavasciuga, che potrebbe essere soggetta a episodi di intasamento o di blocco, parziale o totale. La pompa di scarico dell’asciugatrice serve infatti a portare l’acqua della condensa verso la vaschetta di raccolta dell’acqua, e una pompa intasata o ostruita fa scattare il galleggiante, andando di fatto ad attivare la cosiddetta modalità di sicurezza.
Tutti i rimedi possibili
Le soluzioni per risolvere il problema, molto comune, della lavasciuga che non riesce a scaldarsi, sono molteplici e devono essere scelte, chiaramente, in base alla causa scatenante del problema stesso. Nel caso in cui la causa sia da vedere in un difetto dell’alimentazione elettrica, si consiglia di verificare sempre che la presa funzioni nel modo corretto. Inoltre, è sempre bene tenere a mente che è meglio evitare di collegare gli elettrodomestici a una ciabatta elettrica. Molto meglio collegare ciascun elettrodomestico a un circuito elettrico, e quindi a una presa, indipendente.
Se il problema, invece, è nel termostato di sicurezza, allora occorrerà anzitutto individuare tale dispositivo, che spesso è collocato dietro al cestello, vicino alla resistenza. Bisognerà poi scollegare tutti i connettori e posizionare ciascun puntale del tester sui morsetti del termostato, al fine di accertarsi riguardo la correttezza ella continuità tra questi apparecchi. Se non è presente continuità, allora è preferibile che si opti per la sua sostituzione o che il dispositivo venga resettato, se questo è permesso.
Il medesimo discorso vale anche per il termostato ciclico, mentre se la causa scatenante si trova in un difetto della resistenza, allora sarà opportuno ispezionarla per bene per vedere che le piccole molle al suo interno non siano rotte. Oltre a verificare la continuità, è bene anche accertarsi della buona salute del meccanismo di funzionamento interno della resistenza che, se dovesse risultare non buona o usurata, è sempre preferibili optare per la sua sostituzione.