La lavasciuga è uno degli elettrodomestici che si sta diffondendo in modo sempre più capillare nelle case degli italiani. Di fatto, non era di certo così anche solo fino a qualche anno fa. Godendo di un clima abbastanza mite e di temperature non eccessivamente rigide, infatti, il nostro Paese permette senza troppe difficoltà di mettere ad asciugare il bucato all’aria aperta, semplicemente servendosi di uno stendino. In questo modo, non solo la fase di asciugatura dei panni viene resa più semplice e veloce, ma è concesso un risparmio notevole di soldi, dato che non è necessario acquistare un elettrodomestico in più.
Al giorno d’oggi, però, la situazione è leggermente diversa e sta mutando poco a poco. Anzitutto, questo è dovuto in primis a un cambiamento delle proprie abitudini e degli stili di vita, ma anche a tutta una serie di fattori che tengono conto, ad esempio, della diffusione sempre più capillare degli appartamenti di dimensioni ridotte, spesso anche privi di un balcone o di una semplice terrazza. Così, impossibilitati a stendere il bucato su uno stendino all’aria aperta, ci si trova nelle condizioni di dover acquistare un macchinario che svolga questo compito dentro casa, ma senza creare umidità.
Lavasciuga: funzionamento e condensazione
La lavasciuga è un elettrodomestico molto utile che svolge una doppia funzione e va, di fatto, a sostituire altri due elettrodomestici, la lavatrice e l’asciugatrice. La lavasciuga, infatti, si compone di due cicli, uno iniziale di lavaggio del bucato e uno di asciugatura dello stesso. Di solito è un macchinario che si utilizza per sostituire l’azione di entrambi gli elettrodomestici, tramite l’impostazione di un programma di avvio automatico che, per l’appunto, ingloba entrambi i cicli, ma nulla vieta che la lavasciuga possa essere adoperata anche solo per una delle due funzioni.
Il funzionamento della lavasciuga è molto semplice. Il bucato viene inserito all’interno di un cestello che viene soggetto a un ciclo completo di lavaggio, dando la possibilità a chi la adopera di selezionare il programma di lavaggio che più si confà alle proprie esigenze e che risulta, di fatto, più adatto per il tipo di materiale del bucato che si è inserito. Dopodiché, il cestello viene sottoposto a un ciclo di asciugatura, per mezzo di un potente flusso di aria calda che ne permette l’asciugatura completa in poco tempo, garantendo risultati eccellenti.
Lavasciuga a condensazione
In base alle modalità di lavaggio, si è soliti distinguere due modelli diversi di lavasciuga che sono uno l’opposto dell’altro, ovvero la: la lavasciuga a condensazione e quella ad espulsione. La lavasciuga a condensazione ha in dotazione un serbatoio, all’interno del quale si aggrega il vapore acqueo che deriva dalla fase di asciugatura del bucato. Tale serbatoio non è altro che un condensatore integrato che di solito viene posizionato sulla parte anteriore della lavasciuga.
Una volta conclusa l’operazione di asciugatura, l’acqua rimasta in eccesso viene fatta confluire in una vaschetta che necessita di essere svuotata con abbastanza frequenza. Un corretto e frequente svuotamento della vaschetta, di fatto, va ad assicurare un corretto funzionamento dell’elettrodomestico. Essenzialmente, esistono due diverse tipologie di lavasciuga a condensazione, ovvero quella ad acqua e quella ad aria. Qual è la loro differenza principale?
Lavasciuga con condensazione ad aria
Nella maggior parte dei casi, la tecnologia che viene utilizzata durante il processo di asciugatura fa uso dell’acqua per consentire la condensazione. Tuttavia, si sta diffondendo ultimamente anche l’impiego di lavasciuga con condensazione ad aria. In questa tipologia di lavasciuga, un flusso di aria calda ha il compito di estrarre l’acqua, sotto forma di vapore, dai tessuti, mentre un altro flusso (di aria fredda) viene immesso e diretto nel punto in cui risiede il vapore, trasformandolo in acqua, che viene poi espulsa dal tubo di scarico.